La storia del convento

Secondo un’antica leggenda, il Santuario sorgerebbe laddove, nella quaresima del 1436, un pastore trovò una sua pecora smarrita davanti a una raffigurazione della Madonna su un muro. La figura fu chiamata S. Maria Occorrevole per il gesto a braccia aperte, protese ad accogliere i fedeli. Al convento si accede mediante un’ampia scalinata che si conclude in alto con un affresco raffigurante la Madonna incoronata da Angeli. L’affresco, di autore ignoto, fu eseguito probabilmente verso la fine del XVI secolo. Presenta nella parte bassa i membri della confraternita di santa Maria Occorrevole: a sinistra gli uomini che indossano un cappuccio, a destra le donne che forse avevano l’obbligo del solo velo. La confraternita ebbe la gestione del luogo fino al 1611 quando, su istanza probabilmente della casa feudale, passò ai Servi di Maria che in seguito, per vicende storiche non favorevoli, abbandonarono il luogo. Sul lato destro della stessa scalinata è presente il portone di accesso al convento, ovvero al corpo di fabbrica corrispondente al primo nucleo conventuale, costruito tra il 1436, l’anno della scoperta dell’affresco ed il 1487, data a cui risale il “Breve” di Innocenzo VIII, da cui si evince che su istanza di Onorato Gaetani e dell’Università – quest’ultima tramite la confraternita che, intanto, si era istituita – fu creato un governo che utilizzava dei sacerdoti secolari per amministrare il luogo. Dunque, il nucleo quattrocentesco è relativo al lungo corridoio che si sviluppa a destra dell’effigie e alla chiesa che ha inglobato l’abside affrescata preesistente.