Il Convento alcantarino

Il “Conventino” fu il primo ad essere costruito ex novo dagli Alcantarini, tra il 1674 e il 1678; nell’architettura semplice, nelle proporzioni e nei materiali utilizzati rispecchia la “spiritualità alcantarina” che può essere vista come una risposta al secolo del Barocco. Il portone d’ingresso immette in un piccolo chiostro da cui, per mezzo di una scala dalla forma elicoidale, si accede a un corridoio stretto su cui si aprono le cellette. Su questo stesso piano si trovano le cucine e il refettorio, dove sono presenti maioliche decorate, provenienti probabilmente da botteghe locali o dalle vicine Cerreto Sannita e San Lorenzello. Una scala simile a quella d’ingresso, alla cui base è posta una piccola cappella con decorazioni di stucco di gusto settecentesco, conduce al secondo piano dove sono presenti altre cellette e la biblioteca che conserva le originarie scaffalature in legno con al centro un quadro (olio su tela) raffigurante la madonna del Buon consiglio. Da questo piano si accede al noviziato di san Giovan Giuseppe della Croce che si caratterizza per l’angustia delle cellette destinate esclusivamente a ritiri spirituali e al noviziato. La facciata presenta delle piccole finestre in legno con grate, poste al fine di salvaguardare la discrezione dei frati. Nel 1875, parte del convento venne adibito ad Osservatorio astronomico, ora non più esistente.